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COWANS E RIDEOUT, DUE STAR IN BIANCOROSSO

Hanno dato un tocco “British” alla storia biancorossa degli anni ‘80


Pensavamo che il nostro calcio fosse migliore degli altri. E invece non vincevamo da 30 anni. Pensavamo che la nostra Nazionale fosse imbattibile, anche in casa di chi il football l’ha inventato e stava organizzando il Mondiale 1966. E invece tornammo a casa presto. Pensavamo almeno di poter battere la Corea del Nord e superare il primo turno. E invece Pak Doo Ik.

Parentesi narrativa: Pak Doo Ik all’epoca dei fatti (la Caporetto per eccellenza del pallone nostrano) era un centrocampista di 24 anni. A Middlesbrough, quando scese in campo e segnò il gol decisivo contro gli azzurri, era un calciatore. La stampa italiana lo presentò come dentista. I vertici calcistici italiani ci credettero e fecero cadere una scure sulle regole del campionato.

Stop agli stranieri. Ci sono i giovani talenti italiani da far emergere. Fino al 1980: Falcao alla Roma e Krol al Napoli sono i primi colpi. Nella stagione successiva arrivano anche gli sponsor di maglia: Platini alla Juve, Zico all’Udinese, Rumenigge all’Inter sono tra gli effetti più clamorosi delle due decisioni. Negli stessi anni il Bari sceso in B compie una doppia promozione storica con Bruno Bolchi in panchina. Nell’estate 1985, così, Vincenzo Matarrese decide di riproporsi da neopromossa, dopo 15 anni, in serie A con Sclosa e Carboni, ma anche con due stranieri di livello europeo.

Se avete meno di 30 anni probabilmente non ne avrete sentito parlare. Ma se ne avete tra 30 e 40 e siete pugliesi probabilmente saranno tra i vostri ricordi di infanzia più belli e curiosi legati al mondo del calcio e all’amore per la Bari: Gordon Cowans e Paul Rideout.

La scheda Gordon Sidney Cowans è nato a West Cornforth il 27 ottobre 1958. Ruolo centrocampista, è il primatista di presenze nelle competizioni europee per l’Aston Villa (31). Debutta nella massima divisione inglese nel 1975. Nel 1981 è nella rosa che conquista il titolo inglese, titolo che i Villans attendevano da 71 anni. Cowans è in campo anche nella finale di Coppa Campioni del 1982, vinta a Rotterdam 1-0 sul Bayern. Vince anche la Supercoppa Uefa l’anno successivo. Nel 1985 il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese lo porta in Italia.



Paul David Rideout è nato il 145 agosto 1964 a Bournemouth, ed è un attaccante che aveva debuttato due anni prima con l’Aston Villa e che nella stagione 1984-1985 aveva segnato 14 gol con la squadra di Birmingham e aveva debuttato con l’Under 21 inglese.


“Festa grande a Bari per i due mister” (La Gazzetta del Mezzogiorno, 8 luglio 1985)

"Tranquilli, il Bari darà filo da torcere a tutti (Cowans e Rideout, dal ritiro, 27 luglio 1985) Welcome Cowans e Rideout

Non sono certo i Beatles che quelli al massimo sarebbero arrivati da Liverpool. Ma da Birmingham arrivano comunque due star. Matarrese li paga 1,5 miliardi di lire. Il pubblico barese si esalta e li accoglie in Puglia con cartelli. Un momento di grande euforia per la piazza, convinta ora di riuscire a salvarsi. “Welcome Cowans e Rideout, you are already in our hearts” si legge in biancorosso. Duemila gli stampati, ottomila i tifosi a Palese.

A dir la verità, il diesse Janich assieme alla proprietà ci ha messo un po’ per concretizzare gli ingaggi: opzionati a fine maggio con una “scappatella” a Bari, i dirigenti pugliesi firmeranno gli accordi solo un mese dopo a Birmingham, cercando fino alla fine un’altra soluzione, soprattutto per l’attacco, con Rideout che sarebbe stato parcheggiato per un anno al Lecce.

Sliding doors: sulla panchina dei salentini c’è Fascetti e alla fine gli stranieri saranno Juan Alberto Barbas e Pedro Pablo Pasculli.

È l’inizio di una storia che nei primi mesi dividerà i due inglesi: Rideout segna e anche tanto (5 gol nelle prime 8 partite), Cowans torna ma fa fatica. Dal 1986 in poi, invece, la storia di Gordon e Paul si intreccerà in maniera quasi inscindibile: alti e bassi nelle prestazioni in campo, il Bari che retrocede in B e che non riuscirà a risalire, le offerte respinte dopo il primo anno di serie B. “A Bari ci divertiamo e vogliamo riportare la squadra in serie A”. Non accadrà, nemmeno per il terzo anno. Triennio che si chiude con il ritorno in patria per entrambi.

Sid resta leggenda. The Bullet sparò altrove

Cowans, detto Sid anche prima di Bari (in omaggio al secondo nome, ma per strizzare l’occhio al Cid inteso come comandante), torna nella sua Aston Villa per diventarne una vera leggenda, per vincere un’altra Coppa Nazionale e per poi passare al Blackburn e ad altre sei squadre fino alla chiusura della carriera nel 1997. Rideout, The Bullet, riparte, dopo 23 gol in 99 presenze con il Bari, dal Southampton, da un’esperienza ai Rangers in Scozia, dall’Everton e da alcuni campionati tra Cina e Stati Uniti.


Ridot o Piangeout, l’ironia dei baresi Cowans e Rideout sono stati simbolo del loro tempo. Il centrocampista resta ancora oggi uno dei giocatori dal curriculum più importante passati da Bari. Rideout uno dei talenti più brillanti visti in Puglia. Inglesi a casa nostra, non turisti ma nemmeno campionissimi. Cowans contribuì comunque ad alzare il livello di reputazione della squadra in un calcio che, all’inizio degli anni Ottanta, viveva in Italia una nuova stagione di primavera. Rideout, invece, al di là dell’ironia dei tifosi (che nei periodi più bui cambiarono a loro piacimento il cognome in Ridòt, ridotto, o in Piangeout, storpiandolo evidentemente), ha lasciato delle tracce: la doppietta con cui il Bari fermò la Roma al Della Vittoria e la doppietta all’Arezzo. Due gol in un minuto, da primato.

Forse Bari non è mai riuscita a pronunciare con esattezza i loro nomi, ma allo stesso modo difficilmente dimenticherà un’estate con il gusto dei grandi del calcio.


Antonello Minoia


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