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BARI, LA VITTORIA SUL CATANZARO PORTA LA FIRMA DEGLI EX DI TURNO

I biancorossi si aggiudicano la posta in palio grazie alle prestazioni di alcuni ex giallorossi


Quello visto ieri al San Nicola è stato calcio di buona qualità, con discrete conclusioni dalla distanza, dribbling ubriacanti e azioni manovrate in velocità, tutto o quasi di marca biancorossa.

Il ritmo dei primi 45 minuti ha messo in evidenza la capacità del centrocampo barese di dialogare con tocchi di prima e in velocità. De Risio gioca davanti la difesa, detta i tempi della manovra e dopo il primo scambio si fionda in avanti a supporto dell’azione offensiva. Maita, in gran spolvero, fa il giocoliere con la prima linea di difesa avversaria, mentre Marras e D’Ursi sfiancano la retroguardia ospite con improvvise accelerate che mettono in imbarazzo i diretti avversari.

Il Bari entra poco in area, e questo si sa essere uno dei limiti delle squadre di Auteri, ma il gioco è sempre in mano ai padroni di casa. La capacità di aggressione sul portatore, la linea di difesa alta, la verticalizzazione e poi la conclusione sono marchi di fabbrica del mister biancorosso. Proprio per questo ci provano con bordate da fuori area Maita, De Risio e lo stesso D’Ursi, impegnando severamente il portiere Branduani. Gli affondi di Celiento, l’interpretazione del ruolo di mediano da parte di De Risio, i continui scambi di posizione tra D’Ursi e Citro (entrato a metà del primo tempo al posto di Marras), e le sovrapposizioni di Ciofani e D’Orazio sono il preludio alla vittoria biancorossa.

Nella ripresa i primi dieci minuti sono devastanti per intensità e fattura delle giocate baresi. Citro pennella per Antenucci che si vede negare il gol dal portiere avversario, Maita cerca ripetutamente il gol dell’ex centrando una traversa dai venticinque metri. La rete del vantaggio è nell’aria ed arriva di li a poco: Antenucci entra in area dalla sinistra e tiene a distanza il suo diretto marcatore che non azzarda il contrasto diretto e consente al bomber biancorosso di trovare un tiro a giro a velocità impressionante che si infila nell’angolo alto. Una perla di rara bellezza su cui l’incolpevole Branduani non può assolutamente far nulla. Finalmente una prova convincente che fa ben sperare sul prosieguo della rincorsa alla Ternana.

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