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BARI, LA SERIE B COME PUNTO DI PARTENZA

Riuscirà Vincenzo Vivarini nell'impresa di riportarci nell'Olimpo del calcio che conta?



Lì, dove storia, tradizioni e tifosi sognano di arrivare. “Lì” è la serie A, l’Olimpo del calcio italiano, che manca da troppo tempo in una piazza come quella biancorossa. Può Vincenzo Vivarini contribuire a realizzare questo sogno? Può il tecnico contribuire a cancellare l’appellativo di “squadra ascensore”, marchio negativo affibbiato ai galletti per il continuo su e giù nei vari campionati?

Il passaggio da Cornacchini a Vivarini ha cambiato lo scenario. Il Coronavirus ha fatto il resto. I risultati ottenuti dall’allenatore abruzzese (il Bari è ancora imbattuto) certificano in qualche modo la solidità di un gruppo rivitalizzato, ritrovato, sul quale si può continuare a costruire. Certo, c’è ancora una sproporzione tra i risultati e la posizione in classifica e il reale valore dei giocatori. I playoff, allora, rappresentano l’occasione per ribadire la leadership di un club ambizioso, con un ambiente viscerale ma sempre pronto a salire sull’astronave di Renzo Piano trascinato dalle ali dell’entusiasmo. 

La vittoria dei playoff, con conseguente promozione in serie B, darebbe una iniezione di prestigio e di fiducia in grado di svegliare quella parte apatica della città, rimasta fino ad oggi a guardare con un certo distacco. Le potenzialità del capoluogo pugliese esprimono ben altri numeri, come raccontano le stagioni passate.    

Il 13 luglio il Bari ritornerà a giocare sul rettangolo di gioco del San Nicola. Dopo quattro mesi di sosta forzata, avrà due risultati su tre a disposizione per passare il turno. Insomma, basterà non perdere. Poi, quattro giorni dopo, la semifinale che aprirebbe le porte alla partita della vita, la finale, quella che vale una stagione. E qualcosa di più. 

Esperti e addetti ai lavori concordano su un particolare: determinante, per l’imprevedibilità dei playoff, sarà la tenuta mentale, la capacità di trasformare lo stress tipico di ogni partita in una iniezione di energia positiva. Se gli allenamenti continui ai quali si stanno sottoponendo i giocatori in questi giorni garantiranno la perfezione dei meccanismi in campo, la voglia di tagliare il traguardo, la motivazione, farà la differenza. Soprattutto se, nelle partite in casa, non ci sarà il fattore pubblico. 

Ritmo, gambe e testa. Vivarini ha annunciato le caratteristiche del Bari formato playoff nella prima conferenza stampa del dopo Coronavirus. Noi aggiungiamo un pizzico di cattiveria in più. Quella venuta meno, forse, negli appuntamenti clou della regular season. Gli errori, stavolta, non sono ammessi: se sbagli qualcosa, comprometti tutto. E’ bene non dimenticarlo.


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