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TERNANA, L’ANALISI TECNICO-TATTICA DELL’AVVERSARIO DEL BARI
Fabio Gallo pronto a schierare il suo 4-3-3 con poche variazioni rispetto a Monopoli

L’avversaria del Bari sarà la Ternana, che ha battuto in trasferta per 1-0 il Monopoli. La compagine umbra ha già superato 3 turni e dunque sarà una squadra in buona condizione fisica e rodata, come dimostrato nella vittoria contro il Monopoli. Lo schieramento tipo della Ternana per questi playoff è un 4-3-3, in cui fondamentale è il contributo delle mezzali e degli esterni alti; presenta un gioco propositivo, che mira a controllare la gara e a cercare spesso sovrapposizioni sull’esterno, anche grazie alla buona qualità di entrambi i terzini, a destra Parodi e a sinistra il veterano Mammarella (quest’anno autore di 8 assist vincenti). Linea difensiva con baricentro medio-alto e che può contare sull’esperienza dell’ex Diakité, autore di un’ottima prestazione contro il Monopoli. In mediana, la qualità di Salzano ed il dinamismo di Paghera (assente per squalifica contro i galletti, sarà sostituito da Verna) si rivelano fondamentali negli equilibri della mediana a 3, così come il lavoro di Furlan ed il nostro ex capitano Defendi come esterni alti, entrambi di gamba e con buone qualità tecniche. La Ternana può inoltre contare su grande esperienza in attacco con Marilungo, Vantaggiato e Torromino; tuttavia, la punta centrale titolare in queste ultime uscite è Alexis Ferrante, gran piede mancino, con buona tecnica ed abile in manovra. Per il Bari sarà dunque fondamentale effettuare le giuste scalate verso l’esterno per vanificare la superiorità numerica creata dalle sovrapposizioni della Ternana; cruciale sarà dunque l’apporto delle mezzali del Bari (probabilmente Maita ed Hamlili) nell’effettuare entrambe le fasi, difensiva ed offensiva; altrettanto importante sarà il lavoro difensivo in prima pressione delle punte e di Laribi. I pugliesi avranno numerose armi per rendersi pericolosi e per tenere in apprensione la linea difensiva umbra, ad esempio con i movimenti e gli scambi di posizione di Antenucci e Simeri per togliere punti di riferimento ad un difensore ruvido come Diakité, e con l’intelligenza calcistica di Laribi per andare a creare problematiche tra le linee della trequarti avversaria, a volte poco protetta dalla mediana.
ALESSIO BONANTE