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  • redazione

SERIE C, GLI STADI CHIUSI UN PROBLEMA SERIO PER LE SOCIETÀ

Le restrizioni per il Covid rischiano di mettere sul lastrico anche le squadre più blasonate



Come si possono trovare fonti di ricavo alternative, in serie C,  se non si dovesse fare più affidamento sulle entrate legate alla vendita dei biglietti e degli abbonamenti?

E’uno degli interrogativi, destinati per ora a restare senza risposta, che il Bari sta esaminando in questi giorni. Perché per programmare al meglio e investire risorse economiche, servono certezze. Quando si parla di riapertura degli stadi, i punti fermi vacillano. L’emergenza sanitaria va su e giù come se fosse un’altalena e nessuno può sbilanciarsi in previsioni. L’impatto di questa situazione - l’effetto porte chiuse - nel breve e nel medio periodo riguarda tutte le società. I danni più consistenti, però, li subiscono i club ambiziosi. La diminuzione dei ricavi porterà inevitabilmente ad un diminuzione finanziaria delle risorse disponibili. Il fatto poi che nella stragrande maggioranza gli stadi sono di proprietà pubblica, in molti casi anche vecchi, poco frequentati,poveri di servizi  e quindi scomodi, rende lo scenario ancora più difficile, caratterizzato da un eccesso di burocrazia.  

Uno studio di alcuni anni fa della Figc, realizzato in collaborazione con la Deloitte, snocciolava alcuni dati significativi che non si discostano molto dall’attuale situazione: in serie C si disputano oltre 1.100 partite seguite da più di 2milioni e 200mila spettatori; il fatturato medio annuo di una società di Lega Pro è di 2milioni e 300mila euro, il costo di un campionato di 3milioni e 700mila euro, con un disavanzo medico di un milione e 400mila euro. Già così, senza l’emergenza Covid, la situazione non era delle migliori.  Facile immaginare, visto il momento, una contrazione nei ricavi legati a sponsorizzazioni e accordi commerciali perché anche un club come il Bari, dopo l’ultimo campionato, ha minori capacità attrattive rispetto al passato per valorizzare il proprio band.

In serie C, inoltre, la capienza media degli impianti (il rapporto spettatori-stadi) si attesta sul 24 per cento, con una affluenza media di 2mila tifosi a partita. Certo, al San Nicola è diverso, per l’attaccamento dei sostenitori biancorossi e per la passione con la quale vengono seguite le partite del Bari. Ma l’effetto porte chiuse, se prolungato, impoverirebbe ancora di più le società. Bari compresa.  

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