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SASSANELLI, BARI CI DEVI METTERE PIU' CUORE

L'attore è un super tifoso. Come si vive una passione quando si è lontani centinaia di chilometri


Barese doc, e attore indiscusso del cinema italiano. Sul grande schermo, tra le numerose pellicole, ricordiamo la mitica "Classe di ferro" e un "Medico in famiglia", senza dimenticare il grande successo de "La Capagira", ambientata nel capoluogo pugliese qualche anno fa. Nel suo lavoro però anche tanto teatro.

Paolo Sassanelli si definisce da sempre un "tifoso malato", uno di quelli che, vive la sconfitta con sbalzi d'umore pazzeschi Calciofilo e grande estimatore della Premier inglese. Quando può segue il galletto anche in trasferta. Lo scorso anno era in tribuna a Rieti e Viterbo, mentre quest'anno, causa Covid, è costretto come tutti a tifare dal divano: "Tifo Bari da sempre. Sono nato a Bari vecchia e dall’età di tre anni smi sono trasferito a Milano. Per i rossoneri ho una simpatia sportiva, per il galletto invece sono "malato". Guai a chi me lo tocca. Se il Bari dovesse andare in serie A, già mi vedo all’Olimpico a litigare con i tifosi di Roma e Lazio”.

L'attore di "Un medico in famiglia" ci spiega le sue impressioni riguardo a queste prime giornate: "All'inizio ho visto una squadra che attaccava ed era piacevole da guardare, era sempre nella metà campo avversaria e faceva tanti gol. Poi le cose sono cambiate e non riesco a capire i motivi. Penso alla sconfitta nel derby e non mi do pace. Abbiamo giocato contro un Foggia tecnicamente inferiore, sulla carta, ma che in campo si è dimostrato superiore mettendoci cuore, passione e voglia di vincere. Noi non abbiamo nemmeno svolto il compitino. Questo mi fa pensare che all'interno dello spogliatoio ci possano essere dei problemi. La rivoluzione a Potenza potrebbe essere un elemento di discussione"

Per l'attore, il big match con la Ternana potrebbe rappresentare la svolta: "Facendo un analisi a 360°, senza considerare solo il roboante risultato contro i lucani, credo che il gruppo abbia ancora qualche problemino dal punto di vista mentale. Con la Juve Stabia, nettamente inferiore a noi, abbiamo faticato non poco. Loro ci hanno messo il cuore, elemento indispensabile per portare a casa il risultato. I biancorossi solo grazie a due giocate veramente importanti da parte di Montalto e Antenucci, soprattutto del secondo, sono riusciti ad avere la meglio. Contro il Potenza, invece, ho visto una buona squadra, una rivoluzione che ha dato i frutti sperati, anche sotto l'aspetto dell'aggressività - assente nelle ultime uscite. A centrocampo mi piace molto la coppia Maita-De Risio. Non ci resta che aspettare domenica: contro la Ternana potremmo realmente capire quale sarà il percorso della squadra". 

Il problema attuale per Sassanelli non è il modulo ma il rapporto squadra-tecnico: "Quando ci sono prestazioni come quella di Foggia, la dirigenza dovrebbe capire i motivi e farsi sentire. Il rischio è commettere di nuovo gli errori della scorsa stagione. Quando ci sono dei segnali non andrebbero sottovalutati. La prestazione di Potenza è indubbiamente incoraggiante, ma non bisogna abbassare la guardia. Contro la Ternana, e mi ripeto, sarà la prova del nove"

Come si vive il tifo lontano dalla città?

"Purtroppo è una sofferenza. non si vive benissimo, se non ci fosse il divieto sicuramente avremmo avuto modo di stare vicini alla squadra in qualche trasferta, così come è accaduto l'anno scorso. L'unica speranza per noi che viviamo fuori è la piattaforma "Eleven Sport". Però ci sono molti problemi, si blocca spesso e passatemi il termine a volte mi fa "incavolare". La cosa assurda è che ricasca sempre negli identici problemi della stagione precedente. Spero capiscano che per noi tifosi loro sono l'unico legame con la squadra e soprattutto la speranza è che riescano a sistemare i problemi tecnici una volta per tutte, come successe con Dazn, che oggi va come un treno".

Progetti futuri?

"Siamo in attesa di capire se sarà possibile realizzare uno spettacolo al Teatro Kismet di Bari, dal titolo "Quanto basta" con Lucia Zotti e la regia di Alessandro Piva. Attualmente sto girando il "Commisario Coliandro" per la Rai. Chiudo con un pensiero ai tanti colleghi pugliesi e baresi in difficoltà, che da febbraio vivono di stenti. E credetemi, non è facile".

Giosè Monno

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