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PIETRO MAIELLARO: “SE NON AVESSI LASCIATO BARI, CON PLATT AVREMMO FATTO QUALCOSA DI STRAORDINARIO".

In tanti lo volevano in squadra, ma il passaggio alla Fiorentina fu una scelta che non rifarebbe


E' stato uno dei più grandi fantasisti che abbia mai indossato la maglia del Bari. Il classico numero 10, dai piedi vellutati e dal genio calcistico illimitato. Soprannominato lo Zar, nel capoluogo pugliese vive il periodo più brillante della sua carriera. Sbarcato in Serie A con il Bari nella stagione 1989-1990, Maiellaro ebbe la possibilità di confrontarsi con gli altri assi della massima serie e mettere in mostra le sue doti. E così, dopo due stagioni in Serie A con il Bari, Pietro passa alla Fiorentina, dove però non riuscirà a raggiungere la popolarità conquistata meritatamente in terra pugliese. Intervenuto ai microfoni dell’emittente TeleBari, Maiellaro ha rilasciato queste dichiarazioni:

“Il calciatore più forte del Bari col quale ho giocato? Joao Paulo, era uno spettacolo, in allenamento facevamo cose straordinarie. Con quella squadra si poteva arrivare in Europa. Maradona mi voleva a Napoli? Vero, me lo propose alla fine di una partita. Lo stesso accadde con Matthaus: mi disse che facevo tante cose, e che dovevo andare da loro. La Nazionale? Ci sono andato vicino. Venne a vedermi Vicini, dovevo essere convocato. Disse che avevo problemi fisici quella volta, ma fu una cazzata. Il trasferimento alla Fiorentina? Un ripensamento, un dispiacere, ce l'ho. Il Bari ce l'avevo con me, dentro di me: ho sbagliato. Se non avessi lasciato, con l'avvento di Platt e altri avremmo fatto qualcosa di straordinario".

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