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PARTIPILO, IL RIMPIANTO BIANCOROSSO



A Bari si mordono ancora le mani (per non dire altro…). Lo hanno cresciuto nel settore giovanile e poi scartato quando stava per fare il salto in prima squadra. Anthony Partipilo, nato nella città di San Nicola il 27 ottobre 1994, ora se lo godono a Terni. Della squadra di Lucarelli è diventato uno dei punti di forza e con Falletti, Vantaggiato, Furlan, Raicevic e Ferrante forma un reparto offensivo di valore assoluto: la Ternana ha di gran lunga l’attacco migliore del girone C con 65 reti realizzate in 26 partite (2,5 a gara in media). Anthony ne ha segnate 13, molte di sinistro (il piede preferito), alla pari di un altro barese, Pietro Cianci, da qualche settimana diventato il centravanti dei biancorossi.

Eppure, dopo la trafila nelle Giovanili, l’esordio nel Bari c’è anche stato. In B, stagione 2012/13, contro il Novara. Ventotto minuti unici, quel giorno è stata una festa, ho giocato con la maglia della mia città e nel mio stadio. Sarò sempre grato a mister Torrente che mi ha fatto esordire”, Partipilo ricorda così il debutto nella squadra per cui tifa. Poi un’altra apparizione in Coppa Italia, nel derby con il Foggia e la rescissione contrattuale con il club di contrada Torrebella, che evidentemente non ha creduto in lui.

All’andata Anthony con la sua Ternana maramaldeggiò al San Nicola. Finì 3-1 per le fere, con doppietta proprio del 26enne attaccante barese. Il primo gol con un tocco mancino di giustezza sull’uscita di Frattali dopo pregevole imbeccata di Falletti; il secondo, da opportunista, approfittando di un pasticcio tra Frattali e Perrotta.

Abbiamo chiesto un parere sull’esplosione di Partipilo e sulle sue doti a chi lo conosce bene: l’agente Valeriano Narcisi (che ne cura gli interessi insieme a Giovanni Tateo) e il direttore sportivo Domenico Fracchiolla (ora al Lecco).


NARCISI - “Anthony quest’anno si è completato, con mister Lucarelli è maturato sia sul piano tattico che psicologico. La crescita caratteriale del ragazzo è evidente. Nella sua carriera ci sono stati momenti difficili. Dopo la breve parentesi in Romania, era moralmente a terra. E’ ripartito dalla serie D, a Bisceglie, dove non giocò titolare le prime tre partite nella stagione che portò alla vittoria del campionato. Di lì ha iniziato a giocare, ha vinto il campionato e volle restare a Bisceglie, dove mister Claudio De Luca ha avuto un ruolo molto importante, nonostante proposte economiche più vantaggiose. Tatticamente è un attaccante duttile, può giocare su tutto il fronte offensivo. E’ ovvio che avendo come compagni giocatori di caratura, Falletti su tutti, per lui è più facile migliorarsi e compiere giocate spesso decisive. All’andata segnò due gol, non esultò perché è sempre rispettoso verso il Bari e la sua città, è orgoglioso di essere barese. Ora sta bene a Terni, ha ancora due anni di contratto e pensa solo a far bene lì e a conquistare la serie B con il club umbro. A chi si ispira? A Ciccio Caputo”.


FRACCHIOLLA – “Questo è l’anno della sua consacrazione, ritengo sia già pronto per la B. Lo conosco bene sin dai tempi in cui ero responsabile del settore giovanile del Bari. Mi impressionò molto nella gara di Coppa con il Foggia. Dopo averlo seguito con il Cluj, in Romania e a Bisceglie, lo volli fortemente alla Virtus Francavilla. Prima con mister D’Agostino e poi con Trocini è cresciuto molto, giocando come seconda punta nel 3-5-2, accanto a due centravanti strutturati come Anastasi e Sarao. Ma nei ruoli d’attacco può giocare ovunque, anche nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1, come ora a Terni. Tecnicamente non si discute: salta l’uomo, ha colpi ad effetto e strappi che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa”.

Vito Contento

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