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MARRAS, D'URSI E LA FASE DIFENSIVA: LE CHIAVI ANTI PALERMO

Auteri si affiderà ancora una volta allo schieramento di riferimento il 3-4-2-1


Il Bari di Gaetano Auteri si appresta ad affrontare l’insidiosa quanto prestigiosa sfida contro il Palermo. Dopo aver ipotizzato gli undici titolari che potrà schierare il tecnico nel match infrasettimanale, spazio al focus sui siciliani, di natura tecnica e tattica.

Il Bari presumibilmente continuerà ad affidarsi allo schieramento di riferimento, quale il 3-4-2-1 che sta portando una discreta continuità di risultati, ma non sempre di prestazioni; ecco i probabili undici biancorossi:


C’è il ritorno degli squalificati De Risio e Sabbione, con Montalto che invece dovrà scontare ancora un turno. Possibile l’impiego di D’Orazio sull’out mancino, ma come spesso abbiamo visto quest’anno, mister Auteri potrebbe anche decidere di affidarsi a Semenzato in trasferta, che garantisce maggior capacità di coordinamento con il centrale di parte (Di Cesare) in fase di non possesso, fornendo dunque maggiori garanzie dal punto di vista difensivo. Possibile anche l’impiego di Candellone in luogo di D’Ursi, permettendo dunque ad Antenucci di svariare maggiormente sulla trequarti, essendo l’ex Pordenone più predisposto ad occupare la zona centrale in maniera più statica. Confermatissimi Maita, Marras, Antenucci, Celiento e Frattali.

Questo lo schieramento del Palermo di mister Roberto Boscaglia, partendo dalla descrizione della fase di possesso (fase offensiva):


Il Palermo attacca con un 4-2-3-1 molto dinamico, rapido e verticale: Boscaglia, infatti, ama imprimere alle sue squadre un gioco molto intenso, dispendioso fisicamente ed in questo non è lontano da ciò che chiede Auteri. Boscaglia ama sfruttare tutta l’ampiezza di campo, in modo da ricercare la superiorità numerica territoriale, facendo densità e portando un buon numero di uomini in zona palla. Un’altra caratteristica è la propensione all’alzare la posizione dei terzini, rendendoli parte attiva nella fase di possesso: allargandone la posizione in costruzione, infatti, Boscaglia intende richiamare la pressione avversaria e creare spazio centralmente, nel quale i due interni di centrocampo e Rauti possono avere più possibilità di manovra e transizione; anche in fase di supporto ed inserimento i terzini si mostrano importanti, in particolare Accardi, che è molto abile nell’inserirsi finanche andando a cercare la soluzione vincente alle spalle dell’esterno alto di parte Kanoute; Crivello invece è più propenso alla giocata in costruzione, come ad esempio cross vincenti o imbucate centrali dirette, a cercare la sponda di Saraniti e la posizione di Rauti. Detto questo, i numeri in fase di realizzazione fino a questo punto della stagione del Palermo non sono particolarmente entusiasmanti, se analizzati grossolanamente, avendo segnato 16 gol: tuttavia nelle ultime 7 giornate ne ha messi a segno ben 13, concentrandoli dunque nell’ultima parte di stagione attuale, mostrando evidenti segni di miglioramento sia a livello di gioco, sia a livello di concretizzazione che di risultati (12 punti nelle ultime 5 partite). Il miglior marcatore in stagione per i rosanero è Andrea Saraniti, ex Lecce, punta centrale ben strutturata, con 4 centri, seguito da Lorenzo Lucca, autore di 3 reti e giovane ariete che contende il posto proprio a Saraniti. In generale il Palermo ha portato al gol un buon numero di giocatori, ma non ha in rosa un elemento da 20/25 gol a stagione. Presente in organico anche Mario Santana, calciatore di grande esperienza e qualità tecniche che ha calcato in passato palcoscenici prestigiosi, sia in Serie A che in Champions League.

Il Bari affronterà dunque una squadra in salute dal punto di vista realizzativo, reduce da buoni risultati e buone prestazioni. Analizziamo ora la fase di non possesso del Palermo:


In fase difensiva, il Palermo di Boscaglia si dispone con un ordinato 4-4-2 in linea, nel quale Rauti e Saraniti costituiscono la prima linea di pressione, e i due esterni alti vanno a presidiare le corsie esterne, aiutando i terzini di parte nelle coperture laterali. L’atteggiamento in questa fase voluto da Boscaglia è equilibrato: non esaspera infatti né la riconquista e né l’abbassamento delle linee, piuttosto pretende compattezza, pochi spazi tra difesa e centrocampo, marcatura a zona e una linea di copertura alle spalle della difesa, in modo da tener d’occhio gli inserimenti in profondità avversari. Tale atteggiamento, soprattutto nelle ultime uscite, ha valso a Boscaglia una discreta solidità, rendendo il Palermo una squadra ostica da affrontare e dall’ottimo rendimento casalingo.

Le possibili chiavi del match per il Bari di Auteri: la prima è sicuramente la tenuta della solidità difensiva mostrata e raggiunta dalla linea a 3 formata da Celiento, Sabbione e Di Cesare; la seconda, la prestazione di Marras e D’Ursi, chiamati a sorprendere in profondità nelle transizioni positive rapide il Palermo, che andrà attaccato soprattutto in tali situazioni, evitando il riposizionamento dietro la linea del pallone.


Alessio Bonante

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