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MARCO E CHIARA: QUANDO IL PALLONE "DIVIDE" LA COPPIA

Aggiornamento: 17 lug 2020

Lui, barese, è fidanzato con una inguaribile tifosa della Carrarese. Comunque vada finirà a panzerotti

Lui è Marco, lei è Chiara. Si sono incontrati casualmente in discoteca: “Nessuno dei due ci voleva andare. Evidentemente era destino...”, raccontano. Amore a prima vista. Di quello passionale, che fa battere il cuore, tutto rose e fiori. Fino all’altro giorno. Fino a quando, cioè, il destino - sempre il solito - non ha deciso che sulla strada della coppia di innamorati si incontrassero anche Bari e la Carrarese. Sì, perché Marco di cognome è Ladisa, nato e cresciuto a Japigia, da 10 anni lavora a Carrara, globuli biancorossi nel sangue da quando il papà lo portava a vedere la Bari di Eugenio Fascetti. E Chiara, operatrice socio sanitaria, ha invece i globuli gialloblu, quelli del colore della Carrarese. Fino a ieri ognuno rispettava la fede calcistica dell’altro, in piena armonia. Poi, lo tsunami calcistico ha invaso casa Ladisa. Marco è in minoranza. Si difende con i denti, circondato dai parenti della fidanzata: il padre di lei ha addirittura giocato nella Carrarese. Aggiungiamo anche i vicini, le bandiere, il calore della tifoseria di questo paese a cavallo tra Toscana e Liguria.

Però si è fatto rispettare. Innanzitutto ha strappato una concessione importante: in occasione della partita potrà esporre una piccola bandiera biancorossa. Quindi ha rispolverato la parentela alla lontana con Giacomo Manzari, l’attaccante oggi al Sassuolo: "E' il nipote di un prozio...".. Infine ha rispolverato l’animo levantino di ogni barese che si rispetti. Raggiungendo un accordo: se il Bari vincerà, Chiara preparerà i panzerotti per festeggiare, se il Bari perderà, Chiara preparerà i panzerotti per consolare il fidanzato. Insomma, comunque vada a finire, a tavola sarà un tripudio biancorosso.

Pronostici? La coppia è divisa, ognuno per la sua strada calcistica. Spiega Marco: “Da noi ti alzi la mattina e pensi al Bari, in un periodo come questo. Qui, tutto è diluito durante la giornata. Alle 19 si cena. Pensate che la capienza dello stadio della Carrarese ha meno di 5mila posti. L’astronave del San Nicola dovrebbe almeno intimorirli”.

Prima di Bari-Carrarese la coppia seguiva mano nella mano le partite delle rispettive squadre: “La rivalità vera da queste parti è con la Massese, lo chiamano il “derby del marmo” .

Acuita da una serie di assurde situazioni. Ad esempio con la razionalizzazione degli ospedali in Toscana, sono stati eliminati i punti maternità intorno a Carrara. Così i bambini di Carrara hanno scritto sulla carta di identità: nato a Massa.

Torniamo al pallone. Ladisa analizza gli avversari: “Occhio alla Carrarese. In attacco segnano a raffica. In campionato sono stati secondi solo al Monza con 47 gol. Però, ne prendono anche tanti: 36 in una stagione, 15ma difesa nel girone A della serie C”.

Alla vigilia di Bari-Carrarese, Chiara ha messo a dieta il suo Marco: “Si rifarà comunque domani sera con i panzerotti”. Una decisione dal sapore della vendetta.

Gaetano Campione

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