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MALAGO': RIPORTARE LA GENTE ALLO STADIO
Il numero uno del Coni indirettamente condivide la proposta del Bari

Anche Giovanni Malagò, il numero uno del Coni, sposa la tesi di Bari e Lecce per riaprire gli stadi. Lo fa indirettamente, ma il suo è comunque un contributo importante sul piatto della bilancia: “Il calcio, così, appassiona molto meno gli italiani”, dice. Una tesi supportata da dati: “Siamo passati da 6 milioni di spettatori a 3 milioni e mezzo e mancano ancora sette giornate». Per questo l’auspicio è di «riportare presto la gente negli stadi, nonostante questa soluzione di ripartenza fosse la migliore sul tavolo”.
Certo, nulla deve essere lasciato al caso. C’è sempre la necessità di monitorare l’evoluzione del Coronavirus. “Però la tenuta finanziaria del sistema sport, a cominciare dalle federazioni, è fondamentale”.
Quindi l’affondo: “Per mesi ci hanno abituati ed educati a rispettare l'opinione del Comitato tecnico scientifico, vista fuori ci sono cose che magari uno fatica a capire. Così come alcune ordinanze regionali che sono difformi a quelle statali. Certo, l'auspicio è quello di riportare presto la gente negli stadi, rispettando le prescrizioni di quella che è l'evoluzione di tutta questa vicenda che ci auguriamo sia positiva”.