Il nutrito numero di formazioni pronte a darsi battaglia per raggiungere l’ambita promozione in Serie B
Sarà un altro campionato, diverso da quello finora disputato, non per questo meno intrigante. Da affrontare con un piglio diverso.
I playoff sono ricchi di incognite, impossibile fare previsioni serie e attendibile. A cominciare dalle squadre che vi parteciperanno. Tra soste forzate, problematiche sanitarie e mine vaganti economiche, la differenza la potranno fare la voglia di andare in fondo, la determinazione, la preparazione, l’entusiasmo della piazza. Diciotto le squadre impegnate nella ripresa degli allenamenti, decise a scendere in campo. Il girone C è al gran completo, con Bari, Potenza, Monopoli (ha all’attivo 10 vittorie in trasferta e potrebbe rappresentare la classica sorpresa dal cilindro), Ternana (vincendo la finale di coppa Italia salterebbe la fase iniziale) e Catanzaro (giocatori esperti, squadra organizzata, in grado di assorbire nel migliore dei modi l’effetto pressione legato all’appuntamento). Alle quali bisogna aggiungere Teramo, Virtus Francavilla e Avellino.
Negli altri gironi, tutto liscio per Alessandria, Carpi, Carrarese, FeralpiSalò, Novara, JuventusU23 (ha il bonus della finale di coppa Italia), Padova (è partito forte, poi si è arenato) e Reggiana, quest’ultima squadra esperta, con meccanismi oliati e collaudati. Si stanno organizzando anche Renate e Triestina.
Il SudTirol ci sarà ed è partito con le sedute singole di allenamento. Il resto è contrassegnato dall’incertezza per crisi societarie, costi da sopportare, protocolli sanitari da rispettare. Nella zona grigia ci sono Catania e Siena su tutte. Poi Arezzo, Modena, Pontedera e Sambenedettese. Albinoleffe e Piacenza vanno in punta di piedi con un occhio all’effetto Covid. Disponibilità a partecipare arriva dalla Vibonese, altrimenti il posto lo contenderanno a colpi di algoritmo Como e Pro Patria.