- nanicampione
L'INTRAMONTABILE FASCINO DEL CARTACEO
Dalla seconda metà dell'800 racconta e testimonia anche la nostra storia calcistica

Il collezionismo è un fenomeno le cui origini vanno ricercate in tempi assai lontani. Infatti i primi segnali del conservare e custodire oggetti, risalgono addirittura all'epoca “preistorica” allorchè si instaurò l’usanza di deporre all’interno dei sepolcri oggetti e materiale di vario uso quotidiano. O come, sempre con lo stesso scopo, si accumulavano manufatti generici nelle tombe o nelle residenze dei Faraoni. Per questo motivo la prima forma di collezionismo è legata alla tematica dell’arte. Il collezionismo di opere d’arte nel tempo ha fatto si che fossero accumulate, da imprenditori, ricchi borghesi, finanzieri, prestigiosissime collezioni che ora costituiscono il nucleo formativo e originario dei più noti musei mondiali e che sono diventati sostenitori di enormi patrimoni socio-culturali aiutando in modo significativo la diffusione attraverso mostre ed esposizioni apprezzate in ogni parte del pianeta.
Svariatissime sono le tematiche che nel tempo hanno sviluppato la curiosità dei collezionisti. Fra le più note e ricercate, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, troviamo la Filatelia, la Numismatica, l’Orologeria ed il cosiddetto collezionismo Cartaceo, il quale comprendeva una grande varietà di sotto tematiche quali gli autografi di personaggi celebri, cartoline paesaggistiche, locandine di film e spettacoli teatrali, biglietti d’ingresso a manifestazioni sportive e musicali, vecchi quotidiani che raccontano eventi di rilevanza culturale.
Qui di seguito raccontiamo, come primo step, il collezionismo cartaceo collegato agli eventi sportivi che hanno fatto la storia della nostra squadra ed anche della nazionale azzurra. I primi supporti di carta che nel tempo hanno riempito ed esaudito la nostra voglia di sapere sono i quotidiani, sportivi e non, che dalla seconda metà dell’800 hanno raccontato e testimoniato ogni tipo di evento.Eventi che hanno scandito, attraverso momenti belli ma tante volte drammatici come le guerre, il tempo della nostra esistenza. A cavallo fra gli Venti e gli anni Trenta, la Gazzetta del Mezzogiorno del lunedì usciva in un formato costituito da quattro fogli e con un insolito colore verde. Nella foto che segue l’originale dell’edizione del 3 giugno 1935 che decretava la promozione in Divisione Nazionale dei biancorossi.

Sempre nello stesso periodo (1927) nasce Cine-Sport fondato da Ferdinando Pinto. Settimanale di Cinema e Sport chel’anno seguente indice un referendum per la scelta delsimbolo del Bari. Con l’uscita del 26 Settembre 1928 viene decretato ufficialmenteil Galletto come primostemma sociale.

Sottotematica di assoluto valore collezionistico è la raccolta di biglietti di ingresso. Fra i più ricercati sono i tagliandi delle edizioni dei Mondiali di Calcio. Nelle illustrazioni che seguono i titoli d’ingresso di due partite che hanno fatto la storia della nostra Nazionale di calcio: ITALIA-GERMANIA 4-3 semifinale Mondiali Mexico 70

e ITALIA-GERMANIA 3-1finale dei Mondiali di Espana ’82 che decretò la vittoria azzurra consegnandoci il terzo titolo Mondiale.

Per quanto riguarda la squadra Biancorossa nell’illustrazione fotografica seguente, è rappresentato il biglietto dell’incontro fra l’U.S. Bari e Vercelli, Serie A 1931-32 prima nella massima serie dei Biancorossi. Incontro vinto dal Bari con una rete all’80’ di Dario Gay.

Un capitolo a parte lo dedicheremo all’incontrastata regina delle collezioni cartacee e cioè la raccolta delle figurine dei calciatori. L’ultima raffigurazione è dedicata alla prima Figurina (Edizioni Caffarel Prochet 1931-32) che rappresenta l’U.S. Bari nel panorama degli stemmi delle più quotate società di calcio.

Citazione dovuta e sentita per l’amico Gianni Antonucci pioniere del conservare, collezionare ed archiviare tutto ciò che riguarda il Bari e la sua storia. E' merito suo se oggi le imprese della nostra squadra del cuore sono a conoscenza di tutti coloro che amano i colori biancorossi.
Michele Bonante