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IL PIACERE DELLA CARTA STAMPATA

Periodici, magazine, riviste e libri: una passione sconfinata

Scrivere e raccontare le gesta della propria squadra del cuore a Bari è, per molti, un atto d’amore piuttosto che un’esigenza lavorativa. I primi organi di stampa sportiva nella nostra città sono “Il NeroVerde”, periodico fondato da Pietro Schino, che narra le gesta dell’Ideale, una delle due squadre nate a Bari e il seguitissimo “Cine-Sport”, settimanale di sport e spettacolo diretto da Ferdinando Pinto, fondato nel 1927. Verde acqua di mare il primo, arancione il secondo. Colori che, nel tempo, hanno contribuito a rendere le pubblicazioni ancora più affascinanti e ricercate. Cine-Sport ha raccontato le imprese della squadra barese per quasi trent’anni, comprese la prima promozione del Bari F.B.C. in divisione Nazionale avvenuta nel gennaio del 1928 e l’avvincente e partecipato sondaggio concluso con la vittoria del Galletto simbolo della squadra biancorossa avvenuta nel settembre dello stesso anno. L’avventura del prestigioso settimanale finisce a metà degli anni ’50.

Periodo nel quale nascono altre due riviste: “Puglia Sport” e “Mercoledì Sport”. Il primo periodico è di grande impatto e gettonatissimo. Purtroppo l’avventura non dura a lungo. La seconda pubblicazione è un settimanale diretto da Donato Accettura con a capo della redazione Paolo Catalano. Col tempo Catalano questa volta in qualità di fondatore, dà vita a “Tutto Bari”, un mensile sorto nel 1964/65 in un periodo abbastanza buio per la società e durato solo un paio d’anni. Miglior sorte ha “Bari-Sport”, voce narrante della scalata della società dalla serie C alla massima serie alla fine degli anni 60. La rivista si occupa anche, per quasi un decennio, del settore giovanile pugliese negli irripetibili anni 70. Le partite si disputavano sul campo Rossani.

Nel 1973 viene pubblicato un inedito volume di poesie dialettali, tutte dedicate alla squadra del Bari. L’iniziativa, ideata e scritta dal notissimo Peppino Franco, porta una ventata di freschezza e giovinezza nel panorama calcistico locale. La promozione dalla C alla B del 1977 è accompagnata dalla nascita di “Bari Tutto Sport” e, successivamente, di “Bari Super Sport”, riviste che per prime regalano ai tifosi immagini a colori.

Mancava qualcosa, comunque, che raccontasse la storia della società biancorossa. Ne primi anni Settanta ci pensa Gianni Antonucci a colmare la lacuna, già giornalista sportivo per la Puglia de Il Corriere dello Sport. Il primo libro dedicato al Bari, “Bari Sì – Bari No”, esce in occasione del 70° compleanno della società. 334 pagine con foto inedite, racconti, statistiche che consentono ai tifosi di conoscere nei dettagli l’avventura di uno dei club più gloriosi del Meridione. E’ solo l’inizio di una lunghissima passione mai interrotta. Antonucci pubblica più di una ventina di volumi dedicati alle imprese della compagine biancorossa.

Dopo i libri, ritornano i periodici. “Il Bari”, diretto da Michele Antonucci, diventa l’unica rivista ufficiale della società nata nella stagione 96-97 e pubblicata per 16 anni. Da segnalare anche il magazine “Il Biancorosso” della redazione sportiva de La Gazzetta del Mezzogiorno, curato da Gaetano Campione. Le note vicende societarie di questi ultimi anni non hanno contemplato un organo uffìciale che racconti le imprese, nel bene e nel male, della squadra. “La Voce Biancorossa” un segnale lo ha lanciato. “Scrollare” un mouse va bene, ma sfogliare una rivista è un’altra cosa.

Michele Bonante


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