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IL MAGAZINE "LA VOCE BIANCOROSSA" IN EDIZIONE DIGITALE

La versione "sfogliabile" on line del nuovo numero del periodico della nostra testata pubblicato per la quinta giornata del campionato Bari-Paganese



lI calcio senza voce non è mai piaciuto a nessuno. Figuratevi una curva Nord silenziosa. Tutto inizia da quello striscione esposto all’esterno del San Nicola, dove si contestava la società del presidente De Laurentiis. Una scelta apparsa ai più sbagliata sotto l’aspetto della tempistica, nel momento in cui si concludeva il calcio mercato con una serie di arrivi di qualità.

Ma la protesta è più profonda, nasconderebbe un malessere più ampio, che coinvolgerebbe tutte quelle misure che hanno allontanato il tifo organizzato. Green pass, mascherina, vaccinazioni e divieti dopo gli scontri sull’autostrada tra leccesi e baresi. Quindi?

Serve tempo per metabolizzare, per ritrovare equilibrio e serenità. Il Bari però non si può fermare. Deve andare avanti, va avanti. E il silenzio della curva Nord si amplifica mano a mano che arrivano i risultati sul campo. Rischia di trasformarsi in un boomerang, di creare un vuoto tra la tifoseria organizzata, i tifosi e la squadra, difficile da colmare e da comprendere.

Perché, allora, non tornare sui propri passi? Una scelta che non avrebbe il sapore della sconfitta, ma della maturità. Il cuore pulsante biancorosso, l’anima della città calcistica torni a cantare sugli spalti. Abbiamo tutti bisogno di ridare la voce alSan Nicola, soprattutto se verrà aumentata a livello nazionale la capienza degli impianti sportivi all’aperto, portandola dal 50 al 75 per cento.

Oggi, dopo anni di delusioni e amarezza, sembra che la ruota stia girando nel verso giusto, generando un pizzico di entusiasmo. Certo, i bilanci si fanno alla fine della stagione e le prime quattro giornate hanno un valore relativo. I segnali incoraggianti, comunque, si intravedono, si possono toccare con mano. Rosa ampia e completa, panchina valida e assortita: tutti si sentono parte integrante e importante di un progetto griffato Michele Mignani. I dati sono importanti: otto reti realizzate, miglior attacco del campionato, sei marcatori diversi, due reti subite. Insomma, le premesse sembrano quelle giuste.

Arriva la Paganese, squadra da alta classifica, forte dei successi con Catania e Taranto e di un pareggio effervescente (4-4) col Messina. Il ritornello non cambierà mai: il Bari deve scendere in campo per vincere ogni partita, sapendo che l’avversario di turno, anche il meno ambizioso, farà di tutto per cercare la sua domenica di gloria. Un motivo in più per far sentire la voce della curva Nord.


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