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IL CAMBIO DELL'ALLENATORE E LE SCONFITTE DEL BARI
Aggiornamento: 29 apr 2021
Non sempre il ritorno sulla panchina del tecnico esonerato ha portato buoni risultati

C'è chi arriva, chi va via e chi ritorna. La storia ultracentenaria del Bari e zeppa di cambi in panchina. Non sempre però il ritorno dell'esonerato ha portato bene. Il nuovo debutto di Gaetano Auteri ha coinciso con una pesante sconfitta per 3-0, risultato che il Bari non subiva da molto tempo.
Nella stagione 1995-1996 Materazzi fu esonerato dopo la debacle con la Sampdoria. Finì 3-0 per i blucerchiati e tutti i gol furono segnati da Chiesa, il padre dell'attuale attaccante della Juventus. Inevitabile il cambio del tecnico. Arrivò Fascetti che esordì a Cremona. Un disastro per i biancorossi, travolti per 7-1.
Il record di cambi tecnici risale al campionato 1950-1951 con nove via vai. ll primo fu Federico Allasio, sostituito da Raffaele Costantino in coppia con Ambrogio Alfonso. Il valzer interessò anche Mario Sandron, Paolo Giammarco e Pietro Piselli (curiosità: aveva una gamba di legno). Alla 25ma, il ritorno di Costantino con Francesco Capocasale, fino alla 40ma giornata. Nonostante tutto, il Bari precipitò dalla serie B alla serie C. Nella stagione successiva Costantino fu riconfermato, per essere sostituito (12ma giornata) da Gigi Marsico. Il tecnico rimase fino a tre giornate dal termine del campionato.
Una situazione simile a quella di oggi si verificò nel 1978-1979. Dopo il pareggio 3-3 in casa col Taranto, mister Santececca fu mandato via. Arrivò Corsini che con la Pistoiese perse 3-0. Al termine della partita disse: "Mi vergogno di allenare questa squadra". Una frase che gli costò il posto.
Gianni Antonucci