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IL BARI E L’ANATEMA DI MASSIMO CELLINO

Dopo la sconfitta sonora rimediata a Bari dal suo Brescia sentenziò sul futuro dei biancorossi



Alla scaramanzia in genere non bisognerebbe crederci, ma nel calcio si sa è ancora molto presente. Ed è per questo che, a ripensarci, echeggiano come una sorta di sortilegio le parole del patron del Brescia Massimo Cellino, qualche giorno dopo la rovinosa sconfitta patita al San Nicola per 6-2 dalla sua squadra. In un’intervista pubblica rilasciò la seguente dichiarazione: “Se ci avessero dato il gol di Ayè, che era regolare, saremmo rientrati negli spogliatoi con ancora delle speranze. Il calcio è strano. Magari questa vittoria diventerà una maledizione per il Bari e non lo farà andare in serie A mentre aiuterà noi ad andarci”. Cellino è ben conosciuto sin dai tempi di Cagliari per la sua scaramanzia estrema e per tenerci a determinati gesti e atteggiamenti propiziatori. Ci sarebbe da sorridere, ma resta il fatto che, come d’incanto, dopo la pronuncia di quella sorta di anatema proferito dal discutibile presidente del Brescia, il Bari è sembrato come essersi smarrito, non riuscendo più a trovare la via della rete con la stessa facilità delle prime giornate di campionato e perdendo posizioni in classifica.


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