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IL BARI E GLI ALLENATORI STRANIERI

Al toto allenatore di questi giorni manca solo il nome di un tecnico straniero. Tanti i tecnici arrivati dall'estero ad aver guidato il Bari dalla panchina




“Facciamo scegliere lui se accettare e vediamo cosa vuole”. Sarebbe questo l’orientamento della società su Vincenzo Vivarini. Al toto allenatore di questi giorni è mancato il nome di un tecnico straniero. Sono 28 anni che sulla panchina del Bari non si siede un tecnico proveniente dall’estero. L’ultima volta toccò, nell’estate del 1992, al brasiliano Sebastiao Lazaroni, poi sostituito da Materazzi. In precedenza c’era stata la parentesi Zbignniew Boniek, il polacco che non riuscìa mantenere il Bari in serie A, nonostante Platt, Boban e Jarni. In totale gli allenatori stranieri, nella storia ultracentenaria biancorossa, sono stati 18 su 61.

Il primo fu Erno Erbstein che nel 1928 allenò la squadra nella Divisione nazionale e che morì nella tragedia di Superga, in quanto direttore tecnico del Grande Torino.


Lo straniero con più panchine nel Bari è stato l’ungherese Andras Kutik (137). Tanti i magiari (11) sulla panchina biancorossa: Janos Hajdu, già giocatore del Liberty e dell’Ideale, Gyorgy Sarosi affiancato da Capocasale (porterà un paio d’anni dopo la Juventus a vincere lo scudetto), Josef Ging che fece esordire Tommaso Maestrelli. Indimenticabile Arpad Weisz già allenatore dell’Inter sculettata negli anni Trenta morto ad Auschwitz perché di origine ebrea.

Non sono mancati i sudamericani. Oltre a Lazaroni, ecco Luis Caniglia reduce dal successo di due coppe dei Campioni col Real Madrid ma che non riuscì ad evitare la retrocessione del Bari in serie A. Spazio anche per Hugo Lamanna: una retrocessione in C nel 1965 e 26 anonime partite il suo bilancio. Infine l’uruguaiano Raffaele Sansone nella stagione 1952-1953.

Mentre l’austriaco Tony Cargnelli, negli anni Trenta, riuscì per due volte a mantenere i biancorossi nel massimo campionato. Da Vienna sono arrivati anche Josef Uridil e Engelbert Konig.

Nella storia ci sono il cecoslovacco Janos Nehadoma, ex attaccante, allenatore dal 1945 al 1947, sostituito poi dall’ungherese Ferenc Plemich.

Gianni Antonucci



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