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GILLET, IL “GATTO” DI LIEGI
Recordman di presenze con il Bari. Un vero “pararigori”, almeno una decina quelli neutralizzati in biancorosso

Nato il 31 maggio 1979, Jean Francois Gillet ha passato gli anni migliori della sua carriera in Italia. Cresciuto nello Standard Liegi, a 20 anni arriva il trasferimento al Monza, in Serie B. A credere nelle sue potenzialità è però il Bari, che grazie al fiuto di Carlo Regalia lo porta in Puglia (e in Serie A) nel 2000. Dieci stagioni con i Galletti tra A e B, primatista di presenze con la maglia del Bari, indossata per 353 volte tra il 2001 e il 2011, con l’unica eccezione della stagione passata in prestito al Treviso nel 2003. Bari non potrà mai dimenticare Jean Francois Gillet...e viceversa. Lui, che a Bari e col Bari ha fatto la storia, passando tra gli altri da allenatori come Conte e Ventura.

“Avevamo un potenziale incredibile Allo stadio si veniva a vedere giocare a calcio, per quattro anni è stato così. Ma poi è emersa quella maledetta mentalità per cui una volta che raggiungi un obiettivo, puoi, come si dice, ste bbun”. Così si racconta in una lunga intervista rilasciata a gianclucadimarzio.com qualche tempo fa. “Non si è voluto costruire, provare a mettere il mattone successivo. E non si è sfruttato quell’enorme potenziale. La società era forte, si poteva fare davvero bene: si era creato un legame tra squadra e città, potevamo diventare come un secondo Chievo Verona. Se non un’Atalanta”.

Tra le tante peculiarità del portiere belga, da non dimenticare la sua fama di pararigori. Nella stagione 2000-2001 i galletti si avviano verso una mesta retrocessione, tra contestazioni e prestazioni incolori. Ma 'Gil' si fa valere, più di un certo Antonio Cassano, già promesso alla Roma: il Brescia blasonato dei vari Pirlo, Hubner, Baggio e Turkylmaz espugna il 'San Nicola' ma non umilia i biancorossi perché 'qualcuno' osa parare due rigori in una singola partita: nella storia biancorossa, qualcosa di simile, non era mai successo sino a quel momento. Certamente non in Serie A. Un bel biglietto da visita nel calcio che conta, per lui quella è una partita chiave.

Nella sua lunga carriera riuscì neutralizzare due tiri dagli undici metri di Totti nella stessa stagione. Un penalty parato anche a Villa, nel suo esordio in Nazionale in Spagna-Belgio. Con il Mechelen è riuscito nella straordinaria impresa di parare tre rigori in 90′ contro l’Anderlecht a tre tiratori diversi.
Nel mese di agosto 2012 viene iscritto, insieme ad altri suoi ex compagni del Bari, nel registro degli indagati dalla Procura di per frode sportiva riguardo ad
alcune partite truccate in passato. Il 16 luglio 2013, Gillet viene condannato dalla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC a 3 anni e 7 mesi di squalifica, pena poi confermata anche in appello il 27 luglio. Il 24 gennaio 2014, il TNAS gli riduce la squalifica a tredici mesi. Il 30 maggio 2016, in relazione alle partite Salernitana-Bari 3-2 del 2008-2009 e Bari-Treviso 0-1 del 2007-2008, viene assolto nel processo penale a Bari.