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BARI, VETERANA DEI PLAYOFF

La squadra del capoluogo barese si accinge a disputare il suo “spareggio” n. 50



Da qualunque parte si esamini il 50 è un numero positivo. Nell’antica Roma era spesso usato per rappresentare la Giustizia (infatti indica la metà esatta di 100). La smorfia napoletana associa il 50 al pane, in generale al concetto di cibo e di nutrizione, indispensabili per vivere. Nella teoria del simbolismo il 50 equivale ad un messaggio che supera ogni legame umano e arriva vicino alla perfezione. La cultura ebraica paragona il 50 al cambiamento. Per la Bibbia è invece in generale il numero della festa, della gioia, della soddisfazione.

Cosa c’entra il 50 con la storia del Bari?

Questo che la squadra disputerà sarà lo spareggio numero 50 della sua storia calcistica.

Oggi vengono chiamati playoff o playout. In passato erano conosciuti come spareggi o qualificazioni. Il Bari, sotto questo punto di vista, è un club veterano, o quantomeno uno specialista di spareggi.

Se non consideriamo il cosiddetto girone finale per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia (scudetto vinto nel 1946 dal Grande Torino), pari a 14 sfide, con Juventus, Torino, Milan, Inter, Roma, Napoli e Livorno, il totale degli spareggi disputati dal Bari è di 49. Il 13 luglio toccherà al numero 50.

Se, invece, dovessimo prendere in considerazione le 14 partite del torneo Centro-Nord-Sud, il totale salirebbe a 63.


Come si arriva a 50? Nel primo campionato nazionale le partite di qualificazione furono 7: le quattro vincitrici dei quattro gironi nazionali (Atlanta, Bari, Pistoiese e Biellese) disputarono sei incontri più lo spareggio finale con la Pistoiese a Roma il 10 giugno 1928. Poi, ecco la partita di qualificazione tra Bari e Brescia nel 1932 in serie A. Ancora, nel 1934, in serie B il mini girone ad eliminazione con la finalissima tra Bari e Sampierdarese. Siamo a 11.

L’anno dopo, per il titolo di campione di serie B, doppio confronto con il Genoa. Mentre nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, furono decisivi per il Bari gli spareggi persi con la Triestina e due volta con il Venezia.

Decisivi e con esito positivo gli spareggi per venir fuori dalla palude della IV serie, vinti sia per la promozione che per il titolo di campione del torneo.



Il resto è storia dei nostri giorni. Il doppio spareggio col Verona nel 1958, nel 1961 quello per restare in serie A con Lecco e Udinese, dieci anni dopo il testa a testa con Atalanta e Catanzaro per la promozione in serie A, lo spareggio col Venezia (andata e ritorno), i playoff vinti a Crotone, il doppio confronto col Latina che ci costa l’eliminazione in virtù del miglior piazzamento dei pontini, la bruciante sconfitta per 3-4 col Novara, nel 2018 è il Cittadella che ci estromette al primo turno.

Nei 49 spareggi disputati il Bari ha ottenuto 27 vittorie, pari al 55 per cento. Un buon segno?


GIANNI ANTONUCCI

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